Digitalizzazione
del patrimonio diffuso
(e delle esperienze)
Lo sviluppo tecnologico e l’emergenza pandemica hanno sospinto con grande accelerazione l’era digitale in avanti di un quarto di secolo: il numero di servizi e di transazioni online, improvvisamente più accessibili, è aumentato presso tutte le platee di fruitori.
Nel turismo, occorre considerare che almeno il 50% dei viaggiatori appartiene alla generazione dei “millenials“, nativi digitali. Ciò richiede innovative politiche di destinazione che abbandonino i metodi tradizionali di promozione e favoriscano l’interazione, l’intrattenimento, lo svago e… il divertimento.
Territori, mappe digitali, cultura di rete e mercati
L’esperienza delle «piccole patrie» ha consentito a SIMTUR di raccogliere la sfida della transizione digitale, integrandola con le precedenti affermate azioni di tutela e conservazione dell’ambiente e di valorizzazione del patrimonio diffuso.
Strada facendo è nata un’alleanza con reti sociali, motori di ricerca e piattaforme con strumenti di community, web e app: una risposta sistemica per una nuova economia fondata sulla bellezza, la sostenibilità e l’agire in rete.
Insieme, abbiamo ascoltato il desiderio delle comunità locali di ripartire dalla propria identità, di narrare le straordinarie eccellenze e di sovvertire un destino che sembrava aver segnato per sempre alcune località come componenti marginali della cosiddetta “Italia minore“.
Contemporaneamente, abbiamo studiato i mercati e i trend della domanda di viaggio e di esperienza, scoprendone le evoluzioni nella direzione di un turismo più responsabile, più sostenibile e maggiormente incline ad entrare in relazione con luoghi e persone.
Per questo è maturata l’adesione alla più ampia iniziativa “Repubblica Digitale” promossa dal Ministero dell’Innovazione tecnologica, che ha consentito di avviare un confronto con le migliori pratiche europee della “European Digital skills and jobs coalition“.
E infine abbiamo sentito l’esigenza di aggiornare le competenze digitali e di aumentare l’accessibilità a nuovi servizi attraverso profili professionali innovativi, rafforzando la partnership con Accademia Creativa Turismo.
Se viaggiatori e visitatori desiderano vivere il territorio «like a local», le destinazioni turistiche hanno l’obbligo di evolvere, innovando, integrando e digitalizzando l’offerta di soggiorno, intrattenimento, svago e divertimento che il territorio può offrire, in sintonia con le vocazioni locali.
Le mappe e le destinazioni digitali diventano un potente volano per forme di sviluppo aperte, collaborative e inclusive, capaci di creare opportunità e valore per tutti.