Le 17 migliori ferrovie abbandonate d’Italia
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29 Settembre 2018
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Due secoli fa, in tutta Italia, furono costruiti chilometri e chilometri di linee ferroviarie. Furono solcate colline, bucate montagne, tagliate intere pianure per realizzarle, nel nome delle infrastrutture indispensabili per lo sviluppo.
Un gran numero di quelle linee non furono mai percorse da alcun treno, mentre altre furono attive per un periodo di tempo limitato e altre ancora sono state completamente abbandonate. L’intero Paese è stato segnato profondamente da un reticolo ferroviario, che oggi può diventare una straordinaria opportunità per realizzare itinerari turistici e piste ciclabili.
Ogni regione ha almeno un tratto di ferrovia dimenticata che è stato recuperato e trasformato in itinerario turistico. Da nord a sud, ecco i più belli.
Valle d’Aosta – Ferrovia Aosta – Pre’ Saint Didier
La linea si snoda lungo la Valdigne tra Aosta e Pre’ Saint Didier, collegate in 50 minuti, fermando in 10 stazioni.
Liguria – L’ex ferrovia del ponente ligure
Un percorso di 36 chilometri sulla ciclopista che tocca San Lorenzo al Mare, Sanremo e Ospedaletti. Si percorre anche la nuova pista ciclabile lungo il Torrente Argentina che porta al borgo medioevale di Taggia.
Lombardia – TrenoBLU 2013
La regione Lombardia offre numerose escursioni. Tra queste, una camminata su sentiero sterrato di circa 6 km della ferrovia Palazzolo sull’Oglio – Paratico Sarnico, adatto ad adulti e ragazzi. Oppure un itinerario in bicicletta lungo la linea dismessa Saronno – Seregno.
Veneto – Il Trenino di Montagna: la Cremaliera
Un’escursione a piedi che segue il vecchio tracciato della “Vaca Mora” dell’Altopiano di Asiago. Il percorso si snoda a partire dai resti del ponte sull’Astico per 12 km circa fino ad arrivare a Campiello, attraversando la Val Canaglia, compiendo curve e passando vecchie gallerie.
Friuli Venezia Giulia – Tratta Udine – Majano
Una gita in bicicletta per circa 35 km su ciclopiste e strade secondarie senza traffico tra Pagnacco e Colloredo di Monte Albano.
Emilia Romagna – Viaggio sulla Porrettana
Un’escursione in parte in treno e in parte con un percorso di trekking nella zona dove furono maggiori le opere di ingegneria civile che fanno della linea Ferroviaria della Porrettana un vero patrimonio da non dimenticare. Il viaggio che dura circa un’ora risale la valle del Reno toccando diversi punti storici e paesaggistici di notevole interesse, dalla Rupe di Sasso Marconi, alla cittadina di Marzabotto, l’antica Misa Etrusca fino a Porretta Terme.
Toscana – Alla ricerca del treno perduto
Anche la Toscana offre molti itinerari lungo i tratti di ferrovie dimenticati. Il tratto ‘perduto’ va da Saline di Volterra a Volterra, 9 km di escursione a piedi lungo il tracciato della vecchia ferrovia. Originale è l’itinerario lungo l’ex Ferrovia Marmifera che tocca Carrara, Colonnata e Fantiscritti con un percorso in bicicletta di circa 30km, nello scenario delle cave di marmo e con il conforto della buona cucina a base del famoso lardo.
Marche – Da Fermo a Porto S. Giorgio
Un itinerario ecologico, culturale e gastronomico a piedi sulle tracce della vecchia linea ferroviaria Adriatico-Appennino (57 km), che collegava la montagna e la collina alla costa. Il percorso, di circa 11 km, adatto a tutte le età, si snoda dal centro storico di Fermo fino al mare Adriatico.
Umbria – La ferrovia “svizzera”
L’itinerario si snoda lungo l’ex ferrovia Spoleto – Norcia, chiusa nel 1968, che metteva in collegamento la trasversale Roma – Ancona con la Valnerina, superando i contrafforti appenninici con vertiginosi tratti elicoidali e arditi ponti e gallerie. La ferrovia proseguiva per la stazione di Serravalle, nella Gola del Corno, e permetteva ai pellegrini di raggiungere il Santuario di Cascia. Terminava nella piana di Norcia con una stazione unita alla sovrastante cittadina da uno splendido viale alberato.
Lazio – Cammina Francigena
Anche nel Lazio gli itinerari non mancano. La ferrovia per il tratto che va da Viterbo a Orte costeggia la Via Francigena, il percorso che parte da Canterbury, in Gran Bretagna, arriva a Roma, un cammino su cui sono passati milioni di pellegrini. Da provare anche la vecchia ferrovia Roma – Fiuggi a scartamento ridotto. Inaugurata nel 1916 fu dismessa nel 1984. E’ stata trasformata in una bellissima pista ciclabile fruibile anche agli escursionisti.
Molise – In treno sulla Transiberiana d’Italia
Un treno turistico percorre la ferrovia da Sulmona a Isernia su quel tratto chiamato ‘Transiberiana d’Italia’.
Campania – Il treno ha fischiato
Dopo 25 anni di sospensione riprende il via il treno nel Vallo di Diano che percorre la tratta Sicignano degli Alburni – Lagonegro.
Puglia – I filari di un treno di vino
Ciclo-escursione nel territorio del Comune di Conversano, tra stazioni, binari, filari di vigna e cantine per descrivere la nascita delle ferrovie nel sud est d’Italia con visita alle cantine ed illustrazione storica, architettonica ed ambientale dei luoghi del territorio e della produzione del vino.
Basilicata – A piedi e in bici
Nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, l’itinerario è lungo la tratta che comprende Lagonegro, Castrovillari e Spezzano Albanese, superando il confine regionale, a pochi chilometri dalla splendida costa tirrenica di Maratea, dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e dal Parco Nazionale del Pollino.
Calabria – In bici e con le ciaspole
Escursione in bicicletta e con le ciaspole lungo la ex ferrovia Cosenza – San Giovanni in Fiore. E’ prevista anche la visita al Piccolo Museo della Stazione di San Nicola.
Sicilia – Il Binario 1
Una entusiasmante escursione di 30 km sulla mountain bike nel vecchio tracciato ferrato Bivona – Contuberna che collegava il paese montano con Lercara Friddi. La linea, dismessa nel 1959, è caratterizzata da vecchie stazioni, caselli, ponti e una galleria attraversabile.
Sardegna – Sa Bia de sa Mena
Ovvero la via della Miniera. Un cammino lungo la via pedonale percorsa nell’Ottocento dai Minatori e Cernitrici, fra l’abitato di Guspini e il cantiere di Picca Linna. Ritorno lungo la ferrovia mineraria abbandonata che trasportava il minerale da Montevecchio alla fonderia di San Gavino.
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