10 cammini italiani da percorrere nel 2022
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28 Marzo 2022
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Iniziata la primavera, è tempo di cammini. Uscire di casa e avviarsi per un viaggio a piedi può apparire ad alcuni ancora una scommessa che richiede coraggio, una sorta di avventura. Forse anche in questo risiede il fascino di programmare un viaggio lento di scoperta, con il naso all’insù, alla ricerca degli infiniti motivi di meraviglia diffusi del nostro Paese, pronti a farsi affascinare dallo stupore.
Da Nord a Sud, ci sono vie dedicate ai santi, strade consolari, percorsi sulle tracce dei briganti, antiche rotte commerciali, tratturi della transumanza, reti escursionistiche nelle aree protette e numerose altre opportunità di immersi nel paesaggio e nella natura incontaminata, alla scoperta di borghi, abbazie e conventi, ma anche agriturismo e sport, all’insegna del benessere psicofisico e di una vacanza all’insegna dell’inusitato.
Ci sono percorsi che più di altri si sono attrezzati – attraverso il tempo della pandemia – per presentarsi oggi più accoglienti e infrastrutturati di prima. Per questo ci è sembrato opportuno proporre una “guida” ai Cammini più belli d’Italia da percorrere nel 2022: dalla primavera all’autunno, passando per un’estate non di solo mare, da vivere tutti d’un fiato oppure a tappe, impegnando qualche fine settimana.
10 cammini italiani da percorrere nel 2022
Gli itinerari per chi ama viaggiare a piedi sono numerosi e la classifica che segue non ha la pretesa di essere esaustiva: abbiamo semplicemente selezionato quelli che consentono di andarsene lentamente in giro per la penisola e per le isole, seguendo un motto che è anche uno stile di vita: viaggiare con lentezza, al ritmo dei propri passi.
I criteri seguiti per la selezione sono la qualità dell’infratrutturazione dedicata, promossa attraverso un sito dedicato e aggiornato, dotato di mappe, tracce GPS, accoglienze, informazioni generali e di dettaglio.
10. Itinerarium Rosalie
E’ la novità dell’anno: l’Itinerarium Rosaliae, o Cammino di Santa Rosalia (Sicilia). E’ un viaggio di cui stai per innamorarti, perché Svela un concentrato di bellezza e natura incontaminata, ripercorrendo i luoghi di Santa Rosalia riscoprendo l’entroterra siciliano tra le province di Palermo e Agrigento. Ci sono migliaia di ragioni per percorrerlo: alcuni lo faranno per fede, altri per ritrovare sé stessi, tanti per scoprire la “sicilianità” più autentica, attraverso un percorso che collega l’Eremo di Santo Stefano di Quisquina con il Santuario di Monte Pellegrino e che può essere percorso sia a piedi, che in bici ed a cavallo. Per i camminatori è suddiviso in 10 tappe di sentieri sterrati, mulattiere e antiche strade secondarie per arrivare al Santuario dedicato alla “Santuzza” che domina la città di Palermo, dopo aver attraversato aree naturalistiche incredibili come il Parco dei Monti Sicani, l’Alto Belice e paesi dove il tempo sembra essersi fermato (Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Piana degli Albanesi e Monreale).
09. Vie della Transumanza
Gli antichi tratturi della Transumanza (Abruzzo, Molise e Puglia) sono oggi itinerari privilegiati da percorrere a piedi o in bicicletta, passando per boschi e valli. L’itinerario più importante e lungo da percorrere a piedi o in bicicletta è il tratturo magno – o regio tratturo L’Aquila-Foggia – che con i suoi 244 km attraversa il Parco Nazionale di Abruzzo e Molise sulle orme dei pastori che per secoli hanno portato le greggi a svernare dall’alto Taverno al Tavoliere delle Puglie. Trattandosi di una via d’erba, non di vero e proprio sentiero, soffre di carenze di segnaletica e forse non è perfetto per un cammino turistico, ma se non hai grandi difficoltà ad orientarti… ripaga con grandissime e irripetibili emozioni.
08. Cammino delle Terre Mutate
Il Cammino delle Terre Mutate (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) è un percorso che attraversa i luoghi dell’Italia centrale colpiti dal sisma del 2016. Da Fabriano a L’Aquila, si percorrono 200 km in immersione completa nella natura ed a stretto contatto con le comunità locali che ancora portano i segni del terremoto.
07. Cammino dei Briganti
Il Cammino dei Briganti (Abruzzo e Lazio) è un percorso ad anello di 7 giorni che si snoda lungo i sentieri battuti 150 anni fa dai briganti della Banda di Cartore, uomini che avevano scelto la clandestinità ed una vita alternativa fatta di violenza e stenti. Si cammina a quote basse (tra gli 800 e i 1300 m.s.l.m) per 100 km tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Tagliacozzo (AQ).
06. Via degli Abati
La Via degli Abati (Lombardia e Emilia Romagna) unisce Pavia a Pontremoli. È un cammino religioso che percorre le orme degli Abati di San Colombano, dalla Pianura Padana, attraversando l’Appennino piacentino e parmense, fino in Lunigiana. Si percorrono strade sterrate, sentieri nei boschi ed antichi tratturi (8 giorni di percorrenza) per circa 190 km attraverso luoghi di fede di straordinaria suggestione come l’Abbazia di San Colombano, borghi caratteristici come quello di Bobbio o Pontremoli, splendidi castelli come quello di Bardi e paesaggi incontaminati di rara bellezza dell’Appennino Parmense.
05. Via degli Dei
La Via degli Dei (Emilia Romagna e Toscana) ripercorre un’antica via che i Romani utilizzavano, chiamata Flaminia Militare, quando Bologna era chiamata Felsinea, imbattendosi anche in tratti di selciato romani, appartenenti al 187 a.C. Si cammina per 130 km da Bologna a Firenze, percorribili in 5-6 giorni a piedi (o 2-3 in bici), a seconda dell’allenamento e delle esigenze di ciascun camminatore, è un percorso emozionante, impegnativo ma ricco di bellezze paesaggistiche, culturali e artistiche che si svelano lungo il percorso.
04. Cammino di San Benedetto
Il Cammino di San Benedetto (Umbria e Lazio) è uno dei nostri preferiti per la varietà del territorio che attraversa e per la sua bellezza. Si parte da Norcia (il paese natale del Santo) e con 16 tappe, percorrendo 300 km, si arriva a Montecassino, nella valle del Liri. Il cammino passa sui Monti Sibillini e per Subiaco, nell’alta valle dell’Aniene, dove ci sono alcuni dei monasteri benedettini più belli d’Italia.
Sul podio, tre cammini in tre regioni a picco sul mare…
o3. Calabria Coast to Coast
Il Cammino Calabria Coast to Coast (Calabria) è un percorso naturalistico di 55 km da assaporare a passo lento tra distese di ulivi secolari, filari di vite, campi di grano e fichi d’ india, boschi di castagni e faggi secolari, pittoresche pietre granitiche modellate dal tempo e la magnifica oasi naturalistica del lago Angitola. Ma è soprattutto un viaggio emozionale e sensoriale all’ interno di una Calabria lontana dalle consuete rotte turistiche, alla scoperta di quegli antichi sapori e valori che sono le radici di questa meravigliosa Terra, ricca di storia e cultura millenaria e dove il tempo sembra essersi fermato. Il percorso attraversa i territori di 10 comuni, tutti delle province di Catanzaro e Vibo Valentia. Si tratta di Soverato, Montepaone, Petrizzi, Chiaravalle Centrale, San Vito sullo Ionio, Polia, Capistrano, Monterosso Calabro, Maierato e Pizzo. Sul sito di Kalabria Trekking è possibile trovare tutte le informazioni necessarie a percorre le varie tappe del cammino, conoscere le strutture ricettive della zona, scaricare le mappe Gps e trovare tante altre indicazioni utili.
02. Cammino del Salento
Il Cammino del Salento (Puglia) è un’occasione da non perdere per chi ama il viaggio lento, alla scoperta dei mille colori di una straordinaria terra tra due mari, attraverso paesaggi naturali unici, sentieri a picco sul mare con torri costiere, piscine naturali, grotte, piccole baie, faraglioni e altre bellezze nascoste degli antichi borghi, dai sapori e profumi mediterranei. Questo è quanto promettono – e mantengono! – ciascuno dei 245 km da percorrere per esplorare le bellezze salentine al passo del camminatore, attraverso 2 distinti percorsi: la Via del Mare (115 km in 5 tappe) che consente di arrivare sull’Adriatico già il primo giorno di cammino e la Via dei Borghi (135 km in 6 tappe) più ricca dal punto di vista culturale e artistico, si snoda nell’entroterra i primi tre giorni, su strade vicinali di campagna tra muretti a secco e ulivo, e sul mare gli ultimi tre.
01. Cammino di Santa Barbara
Il Cammino di Santa Barbara (Sardegna) è l’unico cammino mineriario in Italia. Si sviluppa lungo un anello di circa 500 km nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, in Sardegna. Si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto. L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai: è necessario tenere in considerazione la continua presenza di dislivelli, che tuttavia solo in pochi casi sono strappi impegnativi. Inoltre, molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare ai pellegrini/escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino e bellezza.
Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è stato suddiviso in 30 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuna.
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