Nascono in tutta Italia i “Locali per pensare”
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11 Dicembre 2018
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Bar, ristoranti, luoghi tranquilli, anzi “Locali per pensare”. Perché è proprio questo il nome del progetto che vuole mettere in rete i luoghi dove oggi ci si può ancora sedere a un tavolo e riflettere.
Per incontrarsi e sperimentare iniziative e pensieri
Sulla pagina Facebook dell’iniziativa l’idea è presentata in maniera molto chiara: “Esistono ancora bar, caffè e ristoranti dove stare tranquilli con i propri pensieri o semplicemente per parlare con qualcuno, senza essere disturbati da televisori accesi a tutto volume? Esistono locali pubblici di scrittura, di poesia, di parola? In questo spazio è possibile individuare e conoscere questa speciale rete di luoghi pubblici e di aggregazione dove incontrarsi, leggere, promuovere iniziative, sperimentare pensieri”.
Un decalogo
Questa iniziativa, che è fornita anche di sito web al momento però in manutenzione, è arricchita da un decalogo dove vengono elencate le regole per essere riconosciuti come luoghi dove il “fracasso” della vita quotidiana si può lasciare fuori dalla porta per dedicarsi a chiacchiere, scrittura, o lettura.
Le regole sono le più disparate, ma hanno tutte a che vedere con il silenzio e la possibilità di lasciarsi alle spalle il rumore. Quindi si passa dal no alla musica ad alto volume, al no per maxischermo, tv, video con diffusione sonora invadente, eventi sportivi e simili. Tra i sì, invece, vi sono uno spazio minimo e utile per socializzare o posti per sedere, che siano intorno a un tavolo oppure uno di fronte all’altro. Ben vista anche la possibilità di ospitare eventi culturali, giochi e altre iniziative “per pensare”. E poi, buona pratica da non dimenticare, offrire sorrisi e gentilezza a chi entra. Tra le regole facoltative per ristoranti, il menù alla carta di filiera corta e stagionale, per i bar il servizio al tavolo. Per tutti la possibilità si esporre libri, opere o altre cose che stimolino il pensiero.
Segnala liberi spazi pubblici di pensiero
Se si conosce un locale che risponda a queste “regole” è possibile segnalarlo e proporre la candidatura scrivendo a [email protected], l’obiettivo finale è quello di creare una rete italiana di questi luoghi che hanno intrapreso una strada “diversa”.
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