Artonauti: il primo album di figurine dedicato alla storia dell’arte
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25 Febbraio 2019
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L’album sarà disponibile in edicola dal 15 marzo (costerà 3 euro con 3 pacchetti di figurine omaggio). Non soltanto una raccolta ma la storia di due bambini e un cane (Ale, Morgana e Argo) che compiono un viaggio nel tempo alla scoperta dei grandi capolavori dell’arte.
Un viaggio nella storia dell’arte
Le figurine andranno a comporre dipinti, sculture, affreschi, svelandone i particolari. E la cosa interessante è che con il meccanismo dello scambio delle figurine a cui tutti abbiamo giocato, i bambini riusciranno a familiarizzare con le opere e con gli artisti. Oltre alle figurine, ci saranno anche piccoli aneddoti, giochi, indovinelli, e curiosità, in un viaggio che parte dalle grotte di Lascaux e attraverso gli egizi, i greci e i romani, arriverà fino al Novecento passando attraverso l’arte di Giotto, del Rinascimento (Botticelli, Michelangelo, Leonardo, Raffaello), degli impressionisti, di van Gogh. Grazie a questo album, i bambini avranno dunque l’opportunità di cominciare a imparare la storia dell’arte giocando e divertendosi.
Un gioco sociale, educativo e accessibile
Il titolo dell’album, Artonauti, vuole essere una sintesi tra le parole “arte”, “astronauti” (per identificare un viaggio avventuroso) e “Argonauti” (per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi): una sintesi tra l’aspetto ludico e quello educativo che ogni gioco dovrebbe avere. Il progetto si basa infatti su tre principi fondamentali:
- il primo è che l’arte può essere alla portata di tutti;
- il secondo che il gioco, in particolare quello analogico quale è un album di figurine, rappresenta lo strumento didattico più valido ed efficace per i bambini;
- il terzo che arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo evolutivo dei bambini.
Un gioco sociale, educativo e accessibile: il gioco delle figurine è da sempre uno dei più diffusi e apprezzati tra i bambini e, per sua stessa natura, è accessibile a tutti, riducendo le barriere di accesso e ampliando il pubblico potenziale dell’attività educativa. L’idea è nata dunque tenendo a mente gli elementi chiave della scoperta, del gioco, dell’apprendimento auto-costruttivo e dell’accessibilità.
Un progetto che nasce dal basso, dentro le scuole
L’idea e il progetto di Artonauti sono stati sviluppati da Daniela Re (insegnante, mediatrice culturale ed esperta in riabilitazione cognitiva, con ampia esperienza nel mondo educativo nella scuola primaria) e Marco Tatarella, da undici anni alla guida di una casa editrice che si occupa di libri d’arte e architettura, di periodici di musica e di servizi editoriali.
Insieme hanno fondato un’impresa sociale no profit, che con Artonauti ha vinto la quarta edizione del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.
“Credo che la forza di Artonauti”, afferma Daniela Re, “risieda proprio nella storia personale di un’insegnante che ha imparato il mestiere sul campo. Ho conosciuto da vicino i colleghi insegnanti, gli alunni e i genitori e ho coinvolto tutti gli attori che vivono quotidianamente il mondo della scuola nella progettazione di questo strumento educativo. Artonauti vuole scardinare il pregiudizio che l’arte sia un argomento troppo difficile per i bambini, proponendo un gioco educativo, intelligente e divertente: è un progetto ambizioso, che punta in alto. Ma l’ambizione di Artonauti ha solide radici perché è un progetto nato sul campo, dal basso, a partire dall’esperienza di chi ha conosciuto e conosce in prima persona il mondo della scuola”.
+INFO: www.artonauti.it
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