Rapporto sul clima: spiragli di luce in uno scenario allarmante
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7 Aprile 2022
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L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è l’organismo delle Nazioni Unite che studia l’andamento dei cambiamenti climatici, che ha pubblicato il 6° rapporto sul clima per fornire una valutazione globale aggiornata dei progressi e degli impegni di mitigazione dell’impronta ecologica delle attività antropiche.
Il rapporto offre decine di migliaia di articoli scientifici, esaminando le fonti delle emissioni globali e illustrando gli sviluppi nella riduzione delle emissioni e gli sforzi di mitigazione, al fine di valutare l’impatto degli impegni per il clima in relazione agli obiettivi a lungo termine, assunti a livello internazionale.
Nel terzo volume, il rapporto IPCC elenca pro e contro delle diverse azioni per il contenimento del riscaldamento globale, evidenziando ancora una volta come – in assenza di decise azioni di mitigazione, urgenti ed efficaci – il cambiamento climatico minaccerà il benessere delle persone, oltre agli ecosistemi e alla biodiversità.
Nel periodo esaminato (2010-2019), le emissioni medie annue di gas serra a livello globale sono state ai livelli più alti della storia umana.
Qualche modesto spiraglio di luce
Il Rapporto evidenzia anche alcuni aspetti positivi.
- Da un punto di vista relativo il tasso di crescita è rallentato;
- Dal 2010 si sono registrate diminuzioni consistenti dei costi dell’energia solare (85%), dell’energia eolica (55%);
- Sono diminuiti anche i costi delle batterie agli ioni di litio (85%) e la loro diffusione, + 10 volte per il solare e + 100 volte per i veicoli elettrici. Le riduzioni dei costi nelle energie rinnovabili, in particolare quelle eolica e solare, hanno aumentato l’attrattiva economica della transizione del settore energetico verso tecnologie a basse emissioni;
- Una gamma crescente di politiche e leggi ha migliorato l’efficienza energetica, ridotto i tassi di deforestazione e accelerato la diffusione delle energie rinnovabili.
«Siamo a un bivio. Le decisioni che prendiamo ora possono assicurare un futuro vivibile. Abbiamo gli strumenti e il know-how necessari per limitare il riscaldamento» ha detto il presidente dell’IPCC Hoesung Lee.
Il Rapporto dell’IPCC guarda con favore all’azione climatica intrapresa in molti Paesi. Ci sono politiche, regolamenti e strumenti di mercato che si stanno dimostrando efficaci. Se questi sono scalati e applicati più ampiamente ed equamente, possono sostenere una profonda riduzione delle emissioni e stimolare l’innovazione.
Non da ultimo, il Rapporto evidenzia come la transizione energetica può offrire nuove opportunità occupazionali. Questa evoluzione del mercato del lavoro va, però, seguita con attenzione dai governi, perché la transizione energetica provocherà lo spostamento di redditi e di occupazione, dalle attività ad alte emissioni a quelle a basse emissioni. Alcuni posti di lavoro andranno persi, ma si apriranno nuove attività, con differenze tra Paesi e settori. Politiche integrate dovranno tenere in considerazione temi come l’equità e la giustizia.
Se ti interessa scaricare la versione di sintesi del Rapporto – destinata ai decisori politici ed a chi si interessa di beni comuni – puoi trovarla qui:
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