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Sede territoriale SIMTUR Melfi

Il coordinamento Basilicata compie un passo avanti e stabilisce una nuova sede territoriale SIMTUR a Melfi, riferimento per un ampio territorio che abbraccia – oltre il Vulture-Melfese-Alto Bradano – le plurali «piccole patrie» che dall’entroterra campano giungono in Molise e nel Tavoliere delle Puglie, in un’area caratterizzata dal lento scorrere del Fortore e dell’Ofanto.

La sede territoriale di Melfi si aggiunge alle altre presenti ad Asti, Spoleto e Lecce, valutando come «necessario e opportuno sviluppare il patrimonio di esperienze maturate e le buone pratiche implementate nell’area territoriale di riferimento, anche al fine di semplificare le attività di gestione delle iniziative nazionali e delle sempre più numerose attività locali», spiega il presidente SIMTUR Federico Massimo Ceschin.

Considerando che «SIMTUR garantisce attraverso le proprie sedi territoriali una capillare attività di monitoraggio e raccordo delle esigenze emergenti presso le comunità locali» e ritenendo «strategico ospitare una sede locale dell’associazione», il coordinatore regionale Liberato Canadà ne rilancia il ruolo e prospetta «l’opportunità di beneficiare di una collaborazione istituzionale e di un patrimonio di esperienze e buone pratiche già implementate con successo in altre Regioni italiane».

Liberato Canadà

Il Vulture-Melfese si colloca all’interno di un territorio che si distende all’estremo nord della regione Basilicata, a sud del confine segnato dal fiume Ofanto, dominato dall’austero profilo del massiccio del monte Vulture (1326 m), occupando la parte nord-orientale della provincia di Potenza. L’area comprende il Monte Vulture, esteso per circa 45.000 ettari e solcato da una serie di valloni, alle pendici dei quali si trovano i due laghi vulcanici di Monticchio. Le colline argillose sono composte da rilievi dalle forme sfumate, tra i 500 e gli 800 metri, facendo da snodo tra la media montagna e la fossa bradanica. Nei territori di Melfi e Lavello vi è un fondovalle alluvionale che si raccorda gradualmente all’Ofanto, le cui sorgenti sono in Campania e il cui corso attraversa il Tavoliere delle Puglie.

Nella scelta di Melfi non è certo ininfluente la presenza del colosso dell’automotive Stellantis, per il quale la produzione melfese rappresenta la metà delle autovetture prodotte dal gruppo nato dalla fusione tra FCA e Peugeot. Tra le tessere che compongono il mosaico del piano industriale Stellantis, denominato Dare Forward 2030, composto da più di 75 nuovi modelli elettrici da lanciare da qui alla fine del decennio, sarà proprio la fabbrica lucana la prima a produrre modelli basati sulla nuova piattaforma “STLA Medium“, dedicata esclusivamente all’elettrico puro, capace di ospitare batterie per un’autonomia massima di 700 km.

«La nostra attenzione alla mobilità pulita e attiva va nella medesima direzione di immaginare uno sviluppo locale in sintonia con i paesaggi e con le esigenze delle comunità locali – ha spiegato Liberato Canadàfocalizzando azioni e programmi nell’evoluzione del turismo sostenibile. Non a caso SIMTUR ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Federalberghi e incontra sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e regionali, oltre a proporre iniziative educative e formative nelle scuole di ogni ordine e grado».
«Ringrazio in particolare le amministrazioni di Melfi, Muro Lucano, Rapone e Ripacandida che per prime hanno inteso abbracciare le proposte e il programma “piccole patrie” che è diventato progettualità vincente del Bando Borghi e mira ad offrire nuove soddisfazioni nell’ambito di altre misure del Pnrr», ha concluso il coordinatore regionale.

La nuova sede si trova presso “Il Tetto Hostel“, già riferimento locale di FIAB, CAI – Club Alpino Italiano, Azione Cattolica e altre importanti realtà del terzo settore. L’inaugurazione ufficiale avverrà martedì 27 settembre, Giornata Mondiale del Turismo, alla presenza delle autorità civili e religiose, per poi iniziare l’operatività e candidarsi a realizzare un Camp di alta formazione già nel 2023.

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