Materie prime seconde
Immagina di cancellare dalla mente il concetto di “rifiuto”. Risorse e materiali circolerebbero in sistemi economici basati sul modello di un ciclo dei nutrienti negli ecosistemi naturali: la cosiddetta “simbiosi produttiva“.
L’economia circolare attinge a un’eredità dai campi dell’ecologia industriale e del design “dalla culla alla culla“, in cui il principio stesso di efficienza verrebbe sostituito dall’ecoefficacia, ovvero dal contributo potenzialmente infinito che ciascun materiale offre alla generazione di valore. In questa visione, i prodotti sarebbero progettati per durate prolungate e con materiali e componenti riciclabili quasi all’infinito, fino a realizzare un circuito chiuso a rifiuti zero.
Potrebbe apparire un’utopia o un miraggio lontano dalla nostra vita quotidiana. In realtà, la gran parte di ciò che usiamo, sistemiamo e costruiamo tra le mura di casa è già potenzialmente riciclabile. Innovando la produzione con l’approccio C2C (cradle to cradle, dalla culla alla culla), che si fonda sul monitoraggio continuo dell’intera catena di produzione di un oggetto, potremmo recuperare il 100% di tutti i materiali: al termine della loro vita utile, i manufatti realizzati con materiali ecosostenibili possono, a loro volta, diventare la materia prima seconda per nuovi prodotti.
Design
Un nuovo ordine del valore, che inizia dalla progettazione e dalla scelta delle materie prime, destinate a diventare “seconde”.
Ri-ciclo
Un nuovo modello di consumo, orientato più all’utilizzo (magari condiviso) che alla proprietà dei beni, in una logica di servizio.
La Commissione europea ha adottato nel 2020 il Piano d’azione per l’economia circolare, uno dei principali elementi del Green Deal, con misure che riguardano l’intero ciclo di vita dei prodotti per rendere l’economia delle produzioni e dei consumi più adatta ad un futuro verde, ovvero a rafforzare la competitività dei sistemi economici proteggendo l’ambiente e – contestualmente – ad affermare nuovi diritti per la tutela dei consumatori.
L’edizione 2021 del Rapporto sull’Economia Circolare in Italia, il nostro Paese si conferma in vetta alle classifiche tra le principali economie dell’Unione europea per quota di riciclo complessiva e tasso di uso circolare di materia.
quota di riciclo
(media europea: 57%)
tasso di circolarità
(media europea: 11,9%)
per ogni kg di risorsa consumata
(media europea: 1,98€)
Per SIMTUR, il focus riguarda il contributo che l’economia circolare può offrire alla lotta ai cambiamenti climatici. Secondo il Circularity Gap Report 2021 del Circle Economy – che misura la circolarità dell’economia mondiale – raddoppiando l’attuale tasso di circolarità dall’8,6% (dato 2019) al 17%, si potrebbero ridurre i consumi dei materiali dalle attuali 100 gigatonnellate a 79, tagliando così le emissioni globali di gas serra del 39% l’anno.