Senza standard non c’è tutela, qualificazione e qualità.
Qualificazione delle attività professionali con le norme ISO, CEN e UNI.
La certificazione di qualità per le professioni non ordinistiche
Scenari di crisi – dall’11 settembre 2001 ai conflitti odierni, passando per la pandemia – assieme all’evoluzione tecnologica ed ai fenomeni di globalizzazione hanno fatto emergere nuovi bisogni e quindi nuove professioni, molte delle quali senza una chiara riconoscibilità e senza regole che ne definiscano qualificazione, competenze e tutela.
Per questo motivo il legislatore – nel recepire una Direttiva Europea – ha riconosciuto l’esigenza di ampliare il quadro nel quale operano i professionisti: la Legge 4/2013 (“Disposizioni in materia di professioni non organizzate“) applica il principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica. Con l’art. 6 rimanda alle norme UNI per definire i principi e i criteri che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale.
ISO, CEN e UNI hanno varato numerose iniziative di qualificazione delle attività professionali, sulla base delle quali SIMTUR ha definito i profili professionali del proprio Registro e – di conseguenza – la propria offerta formativa, con i due cataloghi movability e turismability.
Le attività SIMTUR a favore della normazione
SIMTUR intende fare pieno riferimento alle norme internazionali UNI e attivare la certificazione delle competenze attraverso Accredia quale Organismo Nazionale Italiano di Accreditamento ai sensi dell’art. 4, comma 2 della Legge 23 luglio 2009 n. 99, per aderire quanto più possibile agli standard ISCO (International Standard Classification of Occupations), ESCO (classificazione europea delle professioni) e CP2011 (classificazione ufficiale italiana delle professioni redatta da Istat).
In alcuni casi, SIMTUR ha deciso di partecipare direttamente ai lavori degli organi tecnici, per conoscere le norme che riguardano i professionisti associati, proporre modifiche e aderirvi. Come nel caso del gruppo di lavoro “UNI/CT 006/GL XX Mobility Manager” che sta elaborando la scheda pre-normativa della UNI/PdR 35:2018, “Profili professionali della mobilità aziendale: requisiti di conoscenza, abilità e competenza e indirizzi operativi per la valutazione della conformità”.
Un ecosistema con infiniti strumenti di comunicazione, relazione e rete.
Nessuno è un’isola. Nemmeno noi professionisti. Generiamo economia delle relazioni.