Casa, scuola, lavoro e tempo libero
La nuova mobilità imposta dal Coronavirus ha reso ancora più evidente la necessità di redigere i PSCL per pianificare, programmare, gestire e promuovere soluzioni di mobilità dei lavoratori pendolari, contribuendo così a ridurre i livelli di traffico e inquinamento, ma anche di diffusione del contagio pandemico.
All’interno dell’ambito “trasporti” si colloca la “mobilità urbana” e – all’interno di quest’ultima – si colloca il tema degli spostamenti casa-lavoro, ovvero le modalità, i tempi, i flussi e le traiettorie seguite dai pendolari. Una specifica tipologia di spostamenti che possiede una serie di caratteristiche e criticità altrettanto peculiari, prima fra tutte quella della contemporaneità: tutti gli addetti (con poche eccezioni) entrano ed escono dal lavoro sostanzialmente negli stessi orari, così come i figli in età scolare, determinando picchi di intensità particolarmente critica durante la giornata. Gestire questi picchi è estremamente importante.
progettare per le persone, non per le automobili
avoid / shift / improve
Tale approccio si fonda sul noto modello PDCA (Plan–Do–Check–Act), detto anche “Ciclo di Deming“, formalizzato negli anni Cinquanta in Giappone da W. E. Deming per attuare il miglioramento continuo nelle aziende che adottavano la Qualità Totale nei processi produttivi.
SIMTUR guarda però con grande interesse ad altri modelli, perché l’irrazionalità della mobilità urbana motorizzata spinge a ricercare costantemente nuove soluzioni, in grado di fornire un servizio migliore, a minor costo, consentendo di decongestionare strade e liberare parcheggi, anche grazie alla rivoluzione digitale e all’affermarsi di forme di economia di condivisione.
Al precedente approccio, si preferisce immaginare un più efficiente modello ‘Avoid, Shift, Improve‘, mirato ad evitare le emissioni diminuendo il traffico, orientare gli spostamenti verso forme di mobilità dolce e innovare tecnologicamente i veicoli, riducendo i consumi o usando combustibili non fossili.
mobility manager
il responsabile della mobilità aziendale
Il Mobility Manager è il responsabile della mobilità aziendale: una figura introdotta nell’ordinamento con il Decreto Ministeriale 27 marzo 1998, noto come “Decreto Ronchi“, recante norme in materia di “Mobilità sostenibile nelle aree urbane”.
La responsabilità principale e la mansione specifica del Mobility Manager è la redazione del Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) del personale dipendente, finalizzato alla “riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico”.
La norma prevedeva fossero tenute ad adottare il PSCL – individuando la figura del “responsabile della mobilità” – solo gli Enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con più di 800 addetti ubicate in alcuni Comuni specificamente indicati dalle Regioni come “a rischio di inquinamento atmosferico”.
Va però evidenziato che:
- con l’introduzione del D.M. 20 dicembre 2000, recante “Incentivazione dei programmi proposti dai mobility manager aziendali”, è stata definita la funzione del Mobility Manager di Area presso i Comuni, quale figura responsabile della struttura di supporto e di coordinamento dei singoli Mobility Manager aziendali;
- con Legge 28 dicembre 2015 n. 221 recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, l’art. 5 riportava “Disposizioni per incentivare la mobilità sostenibile” e al comma 6 si è introdotta la figura del Mobility Manager Scolastico, “scelto su base volontaria”, per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Naturalmente – in questi vent’anni – ogni altra organizzazione avrebbe potuto dotarsi di un responsabile della mobilità, trattandosi ormai di una figura chiaramente prevista e codificata “ex lege”, ma criteri di ordine organizzativo ed economico hanno rallentato l’adesione volontaria.
mobility management
al fianco delle organizzazioni che pianificano la mobilità