20 buoni motivi per tornare tutti in Italia appena finisce l’emergenza Covid-19
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21 Aprile 2020
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La firma in calce è di Tim Jepson, esperto di destinazioni turistiche, sulle prestigiose pagine del Telegraph, uno dei quotidiani più amati dagli inglesi (ma ormai anche una delle testate informative più seguite del mondo, con 4,5 milioni di follower su Facebook e 2,8 milioni su Twitter).
“20 reasons why we’ll all return to Italy when this is finally over”
Ecco 20 ragioni per cui torneremo in Italia. Venti: tutto qui? Ci sono 20 dipinti che mi riportano indietro; 20 ristoranti, 20 viste, 20 città collinari; 20 di molto altro ancora.
Perché nessun altro paese ha le ricchezze italiane, la sua impareggiabile combinazione di arte, cultura, cibo, vino, moda, opera, persone e paesaggio; né la sua vivida miscela di vecchio e nuovo, accattivante e bello.
L’Italia offre una straordinaria varietà, in particolare nell’arte. Non ti piace il gotico? Che ne dici del romanico o delle glorie del mondo antico? Non mi piace Giotto! Allora che dire di Raffaello, Michelangelo o Leonardo?
E nel paesaggio. Quale altro paese ha la gamma italiana, dalle Alpi a nord agli altopiani selvaggi della Sicilia a sud attraverso Amalfi, i laghi e la perfezione pastorale della Toscana e dell’Umbria
Potremmo andare avanti. La mia lista è solo un inizio. Gli italofili avranno le loro varianti e aggiunte e, se vi va, siate così cortesi da lasciare un commento qui sotto.
Nel frattempo, ecco il momento in cui possiamo ancora una volta fissare con meraviglia la Cappella Sistina, camminare per le strade medievali in una mite serata estiva e concederci altri meravigliosi e innumerevoli piaceri dell’Italia.
1. Gli italiani
Non puoi amare un paese se non ami la sua gente, che deve almeno piacerti. Ovviamente giochiamo sugli stereotipi nazionali. Sappiamo anche che gli italiani si vedono principalmente come toscani o siciliani, diciamo, o veneziani o napoletani, piuttosto che italiani. Ma sono comunque simpatici: realisti, persino cinici; passionali e rumorosi, ma anche formali e conservatori; pragmatici e autosufficienti; spontanei e socievoli, con un sensuale apprezzamento per le cose belle della vita.
E non c’è da meravigliarsi, dato che vivono in un paese in cui le cose belle della vita sono così diffuse…
2. Giardini gloriosi
I giardini sono ovunque in Italia, dalle Ville Venete e dei laghi italiani nel Nord alle tenute ombreggiate di ulivi della Toscana ai cortili profumati di limone della Sicilia nel Sud.
Le mie personali preferenze includono Ninfa (frcaetani.it), a sud di Roma; Hanbury (giardinihanbury.com) vicino a Ventimiglia; Villa Carlotta (villacarlotta.it) sul lago di Como; La Mortella (lamortella.org) ad Ischia e gli strani e meravigliosi Giardini dei Tarocchi (ilgiardinodeitarocchi.it) nel nord del Lazio.
Visita grandigiardino.it per i dettagli di altri grandi giardini aperti al pubblico.
3. Piccole città storiche
Le città potrebbero sembrare la caratteristica dell’Italia: Roma, Firenze e Venezia, con Milano e Napoli vicine. Ma è la straordinaria ricchezza di bellissime piccole città che costituisce la gran parte del fascino del paese! La Toscana e l’Umbria ne presentano in abbondanza, ma ogni regione ha le sue proposte stellari. Tra le mie preferite, Sulmona in Abruzzo; Enna, Erice e Noto in Sicilia; Matera in Basilicata; Tropea in Calabria; Ostuni in Puglia; Ascoli Piceno nelle Marche; Ravenna in Emilia-Romagna; Camogli in Liguria.
Ma l’elenco sarebbe lungo…
4. Attività all’aria aperta
L’Italia è un paese da gustare al chiuso – con tutte quelle chiese e gallerie – ma anche all’aperto. Le sue stazioni sciistiche sono di classe mondiale: pensa all’Alta Badia, a Courmayeur oppure a Cervinia…
Ma puoi andare in canoa, vela, kayak e fare immersioni nei laghi oppure al largo della Sicilia, della Sardegna, delle Cinque Terre e della Costiera Amalfitana.
Oppure concediti piacevoli escursioni e gite in bicicletta tra Toscana e Umbria.
O fai trekking con circuiti di più giorni, su percorsi a lunga distanza, nelle Alpi e anche oltre.
E che dire del parapendio in Umbria (sarnanoturismo.it), del rafting in Calabria (raftingfiumelao.com) o delle attività di monitoraggio dei lupi in Abruzzo (wildlifeadventures.it)?
5. Una lingua bellissima
Tutto suona meglio in italiano: è la lingua dell’amore e della musica. E non vi è nessun’altra che si avvicina se vuoi provare un’emozione per qualcosa. Persino il banale risulta una cantilena di rara bellezza!
Quindi, anche se capisci a malapena una parola, il chiacchiericcio di sottofondo dell’italiano – in qualsiasi contesto – è un altro promemoria che sei in un paese delizioso.
E poi, a differenza di alcune nazionalità che si potrebbero menzionare – ad esempio i francesi – gli italiani ti amano facendo uno sforzo, per quanto terribile, di parlare la tua lingua…
la firma di Tim Jepson
*Tim Jepson è uno scrittore, viaggiatore e conduttore britannico con base a Londra. Ha iniziato la sua vita itinerante all’età di 12 anni, esplorando le montagne della Gran Bretagna e dell’Irlanda. Dopo essersi laureato all’Università di Oxford, ha vissuto e lavorato in Italia, scrivendo per una varietà di giornali britannici e conducendo spedizioni negli angoli più remoti del paese. Le sue esperienze sono state registrate in un libro, Wild Italy.
Da allora ha scritto più di 20 libri, tra cui diversi titoli per National Geographic e numerosi articoli per pubblicazioni in tutto il mondo.
Tim lavorato come redattore di viaggio per il Daily Telegraph di Londra e continua a viaggiare molto, con la passione per le destinazioni più lontane e le culture senza ostacoli di Bhutan, Laos, Tibet e Myanmar. Di recente ha completato The British World: An Illustrated Atlas for National Geographic.
L’articolo originale, tra le pagine di “The Telegraph”:
https://www.telegraph.co.uk/travel/destinations/europe/italy/articles/italy-reasons-to-go-back/
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