Inaugurata la Ciclovia dei Parchi della Calabria
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30 Novembre 2021
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Oltre 500 chilometri attraverso quattro grandi aree protette, il Pollino, la Sila, le Serre e l’Aspromonte, e attraverso più di sessanta fra borghi e paesini: in Calabria è stata finalmente inaugurata la Ciclovia dei Parchi.
Con i suoi 800 km di costa, la Calabria è meraviglia a cielo aperto. Ma c’è di più. Il cuore di questa affascinante regione del Sud è animato da immensi parchi naturali e aree protette: la Ciclovia dei Parchi della Calabria offre agli appassionati delle due ruote 545 km di autentica scoperta e nuove esperienze tra paesaggio ed ecosostenibilità. Un segnale importante per la riscoperta di un territorio prezioso attraverso la mobilità sostenibile e lo stile di vita green.
Dodici itinerari per un percorso che attraversa longitudinalmente il crinale dell’Appennino Calabrese e consente ai ciclisti di entrare in contatto con una delle biodiversità più elevate d’Europa, 4 parchi naturali e attraverso i suoi sentieri spostarsi tra oltre 60 borghi e siti della multiculturalità storica della regione.
Il progetto della Ciclovia
L’itinerario è costituito dall’unione di strade, piste e sentieri ciclabili collocati lungo il crinale principale dell’Appennino calabrese, utilizzando prevalentemente percorsi viari provinciali con un traffico inferiore ai 50 veicoli per ora e si raccorda con percorsi e piste interne per l’escursionismo predisposti per la fruizione della natura delle aree protette.
Le risorse stanziate ammontano a circa 20 milioni di euro e tra gli obiettivi del 2021 vi è la trasformazione di alcuni tratti della ciclovia in tracciati ad uso esclusivo dei ciclisti. In previsione – per il prossimo futuro – l’arricchimento dell’offerta con servizi relativi all’ospitalità come i bike hotel, l’assistenza con stazioni di ricarica per e-bike, e la proposta per coadiuvare la logistica ad esempio con noleggio bici e guide turistiche.
Gli itinerari della Ciclovia della Calabria
La velocità alla quale si muove il ciclista è quella ideale per legare tra loro tutte le sensazioni che si offrono al viaggiatore lungo percorsi con altitudini che variano dai 19 metri ai 1.690 metri sul livello del mare: la spettacolarità dei paesaggi e l’immersione in una delle regioni a maggiore densità di biodiversità d’Europa è resa quasi un’esperienza mistica dalle possibilità offerte dalla bicicletta che nel silenzio e nella libertà della pedalata consente a tutti i sensi di accendersi e percepire la bellezza del patrimonio calabrese.
Sono 12 gli itinerari proposti per offrire l’opportunità di viaggiare tra due mari, il Tirreno e lo Jonio, ma anche nelle aree interne per raggiungere oltre 60 centri abitati, frazioni, paesi, borghi e luoghi di culto e siti di interesse monumentale e storico integrati nella natura, come la Certosa di Serra San Bruno o la Basilica del Beato Angelo d’Acri.
I massicci del Pollino e dell’Orsomarso sono tra le vette più alte del Sud Italia e rappresentano il regno del pino loricato, emblema proprio del Parco Nazionale del Pollino. Qui si trova l’albero vivente più antico d’Europa: Italus, un pino loricato che conta ben 1230 anni.
Nel Pollino sono, inoltre, presenti 75 Geositi parte della rete globale dei geoparchi riconosciuta dall’Unesco: sono infatti presenti creste dolomitiche ma anche canyon vertiginosi scavati dai fiumi e torrenti impetuosi, perfetti per rafting e torrentismo, canyoning, free climbing e arrampicata.
La Ciclovia prosegue verso Sud incontrando una delle più importanti Riserve della biosfera incluse nei siti d’eccellenza dell’Unesco: il Parco Nazionale della Sila, storicamente conosciuto come “il gran bosco d’Italia”: l’area protetta appare quasi interamente coperta da antiche foreste e boschi, con percorsi d’acqua che confluiscono nei tre laghi che scandiscono il paesaggio: l’Arvo, l’Ampollino e il lago Cecita.
All’interno del Parco ci sono nove riserve naturali biogenetiche fra cui spiccano i “Giganti della Sila”, 50 colossali alberi di pino e 5 di acero montano che hanno oltre 500 anni di età; ma anche la Riserva “Golia-Corvo” che è area di diffusione e ambientamento dei cervi, che qui si contano in una popolazione di circa 150 esemplari.
Tra le tante attività outdoor proposte vi sono parchi avventura, bird-watching, sleddog, sci da fondo e discesa con piste che è possibile raggiungere tra l’altro con il suggestivo Treno a vapore della Sila, che giunge alla più alta stazione ferroviaria a scartamento ridotto d’Europa.
L’itinerario raggiunge quindi la Riserva naturale regionale delle Serre, un gruppo montuoso ricoperto di fitte foreste ricche di sorgenti e di corsi d’acqua che generano una serie di spettacolari cascate come quelle del Marmarico e della fiumara Assi. A questo spettacolo fa eco il maestoso habitat rupestre dei Monti Mammicomito e Consolino siti di estrazione dei minerali per le Reali Ferriere ed Officine Borboniche di Mongiana.
Dritta a Sud, la direzione termina il suo percorso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte che volge lo sguardo su entrambi i mari, il Tirreno e lo Jonio, e si affaccia sullo Stretto e sulla Sicilia: la varietà floristica del parco non ha eguali e permette anche di fare un tuffo nella preistoria con la Woodwardia radicans, felce gigante relitto del Terziario. Ricchissima è anche la fauna dove, oltre al lupo, incontriamo molte specie rare, come il piccolo driomio, la testuggine di Hermann, la Rosalia alpina e i numerosissimi uccelli migratori, ma anche rapaci diurni e cicogne. I trekking a piedi e a cavallo sono tra i più suggestivi della regione e tutti i tipi di attività outdoor sono possibili tutto l’anno.
Per saperne di più, visita il sito ufficiale: www.cicloviaparchicalabria.it
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