“Piccole Patrie” fa scuola, anzi, alta formazione
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3 Ottobre 2021
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Il programma nazionale di valorizzazione delle esperienze di comunità, promosso da SIMTUR inseguendo un’ispirazione di Adriano Olivetti, in un solo anno è diventato oggetto di numerosi studi e ricerche.
Tutti gli studenti del Master in Turismo Responsabile e Sostenibile – proposta di punta del repertorio formativo dell’Accademia Creativa Turismo – hanno realizzato un project work dedicato al proprio territorio, disegnando un modello di “Piccola Patria”. Il risultato è sorprendente e straordinario, non solo per la qualità delle offerte territoriali realizzate, ma soprattutto per l’entusiasmo che il programma nazionale ha generato tra i team di giovani, chiamati a sfidarsi in un contest.
Anche la prossima edizione del Master vedrà le “Piccole Patrie” come modello didattico e operativo per trasferire competenze in materia di valorizzazione culturale e promozione turistica.
Anche il Master in Reportage di Viaggio dell’Università di Roma Tor Vergata ha coinvolto i partecipanti lungo la frontiera dell’Italia ostinatamente considerata “minore”, o addirittura “marginale”: il ridisegno delle geografie turistiche passa per la capacità di narrare le meraviglie e le peculiarità dei territori, connettendo le infinite storie dei padri al futuro, ma anche le comunità locali alle comunità dei viaggiatori.
Tra gli altri, emerge il project work di Ornella D’Alessio, interamente dedicato al programma “Piccole Patrie“.
Una ricerca sulle “Piccole Patrie” è stata pubblicata nel volume “Turismo, territori, comunità: frontiere di sostenibilità“, a cura di Simone Bozzato, edito da Mimesis Edizioni di Milano.
Il volume affronta il dibattito attivo da oltre un decennio sull’indagine geografica volta alla costruzione di una specifica teoresi sul turismo che vada oltre l’analisi economica standard – ossia della mera dimensione produttiva del settore e del suo contributo ai processi di sviluppo anche territoriali – e ne consideri appieno la proiezione sostenibile attraverso le specificità che coinvolgono la sfera socio-spaziale, spazio-culturale e di organizzazione del territorio.
Per saperne di più e per acquistare il libro, visita il sito dell’editore.
Un’altra autorevole pubblicazione scientifica prende nota dell’intenso lavoro svolto per attivare il programma “Piccole Patrie“: si tratta dello studio “Le politiche regionali, la coesione, le aree interne e marginali” realizzato di concerto da Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) e Università IUAV di Venezia, Dipartimento di Culture del progetto (DCP).
In particolare, lo studio enfatizza l’infrastrutturazione digitale come occasione per sondare nuove possibilità legate all’agenda smart declinata in chiave urbana di taglio minore, come gli smart villages. E parallelamente indaga gli strumenti di pianificazione di area vasta – territoriali e paesaggistici – come opportunità per identificare e riattivare ambiti di intervento, per supportare e riportare a sistema dinamiche di rigenerazione dal basso, per re-intrecciare la dimensione socio-economica e insediativa con quelle ecologica e di paesaggio.
Ringraziamo gli autori – Federica Corrado, Elena Marchigiani, Anna Marson e Loris Servillo – per l’attenzione dedicata.
Anche il volume “Economia delle Relazioni“, edito da Ergo Edizioni, contiene un breve saggio dedicato al programma “Piccole Patrie“, a firma di Federico Massimo Ceschin.
La pubblicazione, curata da OCA Academy, indaga l’economia della relazioni per innovare il turismo, proponendo 17 nuove letture per interpretare un fenomeno che è cambiato, complice la pandemia, e le cui dinamiche interessano tutti, fruitori e operatori.
Cos’è il marketing liquido? E il metodo mirror mood? Il libro raccoglie nuove visioni e case history di ideatori di grandi eventi, esperti di sport, di storia del cibo e progettisti di azioni di coinvolgimento delle comunità. Un testo che anticipa le Olimpiadi invernali 2026 e che racconta spunti dalla Capitale Italiana della Cultura 2022, e poi le Piccole Patrie e l’evoluzione della new mobility. Ma non solo: miti e popoli dietro un pallone, ciclabili e cammini per una nuova sfida identitaria. Per finire con la messinscena del gusto le ricette di cucina raccontano storie più grandi di loro e Il turismo for all. Non per tutti ma per ognuno. Da leggere per capire il veloce cambiamento, ancora in corso, del turismo post-pandemia.
Il volume è acquistabile in tutte le librerie, ma anche su Amazon.
Nelle librerie anche il libro che racconta le ricerche e le esperienze straordinarie di Letizia Sinisi in materia di turismo delle radici. “Rooting Experience Planning” è un vero e proprio manuale operativo, che si sofferma a raccontare anche l’incontro con le “Piccole Patrie“.
Ci sono anche il noto attore John Turturro e il sindaco di New York Rudolph Giuliani tra le persone che Letizia Sinisi – travel designer – ha ricondotto in Italia alla scoperta delle loro terre d’origine. “Questo tipo di viaggio – spiega l’autrice – presuppone non solo la scoperta di nuovi spazi geografici ma anche un ritorno sulle tracce degli antenati e, dunque, un affondo nell’interiorità. Il bacino d’utenza potenziale è di grande interesse: circa 80 milioni di italo-discendenti distribuiti nel mondo – tra cui numerosi personaggi di fama – a cui si aggiungono grosso modo 70 milioni di italofili, attratti dall’Italia e dalle sue radici culturali”.
Due seminari sono stati organizzati nell’ambito del Corso di laurea magistrale in “Progettazione e gestione dei sistemi turistici” della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, grazie all’attenzione dedicata all’argomento dalla prof.ssa Federica Mucci, che ha inteso offrire non soltanto una panoramica del programma nazionale ma un vero e proprio orientamento in uscita ai propri studenti.
Con grande soddisfazione, il programma “Piccole Patrie” è stato presentato anche presso la prestigiosa Chapman University, in collaborazione con l’Università di San Diego, la University of Southern California (USC), la California State University di Long Beach (CSULB), la Università della California (UCLA) e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
Il primo talk – su invito del prof. Federico Pacchioni – ha inaugurato una serie di “conversations” tra professionisti di settore e studenti universitari statunitensi che intendono specializzarsi nella lingua italiana: un motivo straordinario di connessione che guarda al “turismo delle radici” e – contemporaneamente – allo sviluppo professionale nella organizzazione di viaggi sostenibili, in sintonia con l’ambiente e con la identità più intima dei luoghi.
Naturalmente l’intero catalogo formativo nazionale di SIMTUR – Movability – per l’anno accademico 2021-22 propone la centralità del modello “Piccole Patrie” in numerosi corsi di formazione, masterclass e – in particolare – i nuovi “Camp“, ovvero corsi intensivi residenziali realizzati in diverse Regioni, su temi di specifico interesse dei contesti territoriali.
Per informazioni: [email protected]
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