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Corso PSCL - Mobility manager

A seguito della dichiarazione di pandemia e delle conseguenti misure di contenimento, la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane è diventato uno degli obiettivi prioritari dei governi nazionali, da realizzare attraverso interventi di gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato motorizzato individuale negli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-scuola.

Già con il “Decreto Rilancio” (n. 34 del 19 maggio 2020), convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020, il Governo Conte aveva introdotto “Misure per incentivare la mobilità sostenibile”. Al comma 4 dell’articolo 229 si disponeva che “Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le pubbliche amministrazioni di cui all’ articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile”.

Con il Governo Draghi, l’istituzione del Ministero della Transizione Ecologica e la trasformazione del Ministero dei Trasporti in Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili., che di concerto hanno sottoscritto il Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, per definire le figure, le funzioni e i requisiti dei mobility manager aziendali e dei mobility manager d’area e indicando sommariamente i contenuti, le finalità e le modalità di adozione e aggiornamento del “Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro – PSCL”.

Il Decreto rappresenta l’occasione per una prima e organica disciplina della tematica relativa alla mobilità dei dipendenti delle unità organizzative aziendali più complesse e delle figure di riferimento per le iniziative di mobilità sostenibile. In particolare, si è mirato a promuovere le necessarie collaborazioni e sinergie tra realtà aziendali e il Comune di riferimento, attraverso il previsto raccordo delle singole iniziative e proposte da parte del mobility manager d’area.

Requisiti del mobility manager

L’art. 7 del Decreto 179 del 12 maggio 2021, all’art. 7, stabilisce i seguenti requisiti del mobility manager aziendale e del mobility manager d’area: “Il mobility manager aziendale e il mobility manager d’area sono nominati tra soggetti in possesso di un’elevata e riconosciuta competenza professionale e/o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente“.

Trascorso quasi un quarto di secolo dal “Decreto Ronchi” del 27 marzo 1998 che introduceva nell’ordinamento giuridico nazionale la figura del mobility manager, ci si sarebbe potuto aspettare qualche riferimento più puntuale e più concreto. “Il ruolo professionale non trova ancora una sua piena riconoscibilità – spiega Federico Massimo Ceschin, presidente SIMTURné da un punto di vista accademico né sotto un profilo formale, visto che ancora la gran parte dei responsabili della mobilità esercitano la professione con un codice ATECO generico (70.22.09 – Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativa, gestionale e di pianificazione aziendale)“.

Esattamente con queste finalità si è costituita nel 2019 la rete nazionale dei professionisti della mobilità SIMTUR: determinare le competenze specialistiche, definire percorsi deontologici e di qualificazione, attivare un sistema di aggiornamento professionale sulla base di crediti formativi e riunire le diverse discipline necessarie alla redazione di piani come i PSCL, ma anche i PUMS (Piani Urbani della Mobilità sostenibile), i BICIPLAN e gli altri strumenti di pianificazione e programmazione volti ad accompagnare il Paese nella necessaria transizione ecologica e per migliorare la qualità della vita di cittadini, viaggiatori, lavoratori, pendolari e studenti.

Due corsi in attivazione da settembre

A partire dall’autunno, SIMTUR propone due distinti percorsi formativi per due figure professionali distintive:

  • Il Corso PSCL per acquisire in 40 ore le basi metodologiche del mobility management e simulare la redazione di un piano per enti, imprese e istituti scolastici. Il corso inizierà lunedì 6 settembre con 4 moduli per complessive 32 ore in modalità digitale dalle 16.00 alle 20.00 dal lunedì al giovedì – per concludersi giovedì 16 settembre (scarica la brochure informativa, trova informazioni e modalità di iscrizione)
  • La Ecomobility masterclass, fiore all’occhiello del catalogo formativo Movability, che inizierà a novembre e proseguirà fino a marzo 2022 per complessive 210 che offriranno ai partecipanti un più ampio ventaglio di competenze e strumenti utili per rispondere con immediatezza alle esigenze di mobilità più complesse delle città, dei territori, delle aree interne e delle destinazioni turistiche.

Download Linee Guida per la redazione e l’implementazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) e allegati

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