Mobilità sostenibile sui passi dolomitici: c’è l’intesa!
341 LETTORI DI QUESTO ARTICOLO DAL
26 Aprile 2021
ATTENZIONE
Stai navigando nella versione precedente del sito ufficiale di simtur
Per rimanere aggiornata/o su novità, eventi, progetti, corsi di formazione, attività editoriali e notizie dai territori, visita simtur.eu
Via libera della Giunta altoatesina al protocollo d’intesa sulla mobilità sostenibile lungo i passi dolomitici fra Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Provincia di Belluno, Regione Veneto, e Comuni di Selva di Val Gardena, Corvara, Canazei e Livinallongo.
Il documento è stato approvato su proposta dell’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, il quale sottolinea che “la realizzazione di sistemi di mobilità integrata puntano a decongestionare il traffico sui passi dolomitici, ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico e promuovere un approccio sostenibile alle Dolomiti patrimonio naturale UNESCO”.
Gli obiettivi dell’accordo, che secondo i firmatari si muovono in linea con i protocolli internazionali e il Green Deal europeo in materia di sostenibilità e tutela dell’ambiente, sono la riduzione delle emissioni inquinanti, l’incentivazione dell’uso di veicoli “puliti”, la creazione di centri di interscambio tra mezzi di trasporto privati e pubblici e la riduzione nel numero di passaggi sui passi e nei centri abitati.
L’iniziativa riparte dai dati rilevati nel 2019, quando furono installate attorno al Gruppo del Sella 24 telecamere collocate in 12 punti nevralgici per raccogliere dati e informazioni sulle tipologie di traffico. Ma anche sulla base di un’indagine effettuata nell’estate 2019 alla quale hanno preso parte oltre 1600 ospiti delle Dolomiti. Il 39% degli intervistati si è espresso a favore di un pedaggio per l’accesso ai passi allo scopo di poter meglio garantire la tutela della flora e della fauna locale; il 18% ha affermato di non essere in grado di esprimere un parere; il 27% ha risposto “forse” ed il 16% era contrario. Gli interpellati hanno definito “più importante” lo sviluppo delle infrastrutture legate al trasporto pubblico ed alla mobilità mediante l’uso della bicicletta rispetto all’uso della macchina privata. Tra i fattori di disturbo il 76% ha menzionato le moto (40% molto fastidioso e 36% spesso fastidioso), mentre il 71% ha definito fastidiosa la presenza delle macchine (18% sempre 53% spesso).
Benvenuta collaborazione fra istituzioni
“Vogliamo soprattutto migliorare la qualità di vita dei residenti – prosegue Alfreider – tutelare l’ambiente e rendere possibile vivere in maniera sostenibile l’esperienza di visitare una zona alpina unica e particolarmente sensibile come le Dolomiti”. Secondo l’assessore altoatesino, per raggiungere questo risultato è necessario “un grande sforzo di integrazione strategica ed operativa di tutti soggetti coinvolti, e l’intesa raggiunta fra i sottoscrittori del protocollo va proprio in questa direzione”.
L’intesa prevede fra l’altro la costituzione di una organizzazione interprovinciale per attuare il piano pluriennale per la mobilità sui passi dolomitici e monitorarne gli sviluppi, raccogliere i dati sul traffico veicolare attraverso le 12 stazioni di monitoraggio esistenti, e predisporre la documentazione necessaria ad accedere a finanziamenti nazionali ed europei.
I punti principali dell’intesa
La Provincia di Bolzano, quella di Trento, la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e i Comuni di Selva di Val Gardena, Corvara, Canazei e Livinallongo si impegnano a individuare misure per facilitare la mobilità attiva (incremento del trasporto pubblico locale, biglietti integrati, campagne di comunicazione), ed a realizzare nei prossimi anni interventi sulla viabilità fra cui corsie ciclabili e parcheggi dedicati.
Il memorandum punta inoltre su una progressiva ottimizzazione e regolazione dei flussi di traffico, attraverso sistemi digitali di analisi e di gestione dei transiti attorno ai quattro passi, e richieste congiunte a livello nazionale per accedere ai co-finanziamenti europei.
I firmatari definiranno entro i prossimi 60 giorni un piano di attività biennale, comprensivo del dettaglio delle attività per i primi 6 mesi, e individueranno le strutture da coinvolgere nelle diverse attività, nonché i referenti tecnici e amministrativi per l’attuazione del protocollo.
ATTENZIONE
Stai navigando nella versione precedente del sito ufficiale di simtur
Per rimanere aggiornata/o su novità, eventi, progetti, corsi di formazione, attività editoriali e notizie dai territori, visita simtur.eu