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Stazioni impresenziate

Spettacolari linee ferroviarie, tra la natura e l’arte, “dedicate” ai soli treni storico-turistici, fuori dai grandi nodi ferroviari o dagli itinerari ad intenso traffico.

Binari senza tempo è il progetto di Fondazione FS Italiane (e MiBACT, socio aderente dal 2015) per ripristinare linee ferroviarie in disuso destinandole al traffico di treni storico-turistici. Poste fuori dai grandi hub ferroviari e dagli itinerari standard della viabilità su ferro, queste vecchie linee rappresentano una sorta di museo dinamico che la Fondazione intende preservare e valorizzare.

Rete Ferroviaria Italiana, socio fondatore della Fondazione, garantisce la manutenzione delle linee deputate all’esercizio turistico per consentire il transito dei convogli storici e anche dei binari dove corrono affascinanti treni composti da rotabili d’epoca, che viaggiano a calendario e che possono anche essere noleggiati per gite “su misura”.

La crescita di queste forme di turismo  (+45% nel biennio 2016-2017 rispetto al precedente e 130mila turisti che hanno deciso di viaggiare su un treni d’epoca) è testimonianza di una richiesta sempre maggiore di proposte legate alla mobilità dolce da parte dei viaggiatori.
Quando si riesce ad abbinare fascino ed efficienza della tecnica e della tecnologia nazionale con le bellezze paesaggistiche e naturali italiane in una formula turistica innovativa riscuotiamo successo e facciamo esempio e volano per uno sviluppo sostenibile del sistema Paese“, ha dichiarato il presidente di Fondazione FS, Mauro Moretti.

E’ sempre più stringente la necessità di sviluppare un turismo sostenibile, capace di mantenersi vitale in un’area turistica per un tempo illimitato senza avere un impatto negativo sull’ambiente e sulle comunità coinvolte: non si tratta più soltanto di soddisfare le esigenze immediate degli operatori e del loro ospiti ma occorre gestire le risorse in modo tale da preservarne l’integrità culturale e la diversità dell’ecosistema, migliorando così anche le prospettive future per tutti. Scoprire il territorio viaggiando su treni d’altri tempi, con carrozze in legno del secolo scorso, locomotive a motore e affascinanti “littorine” – convoglio di straordinaria modernità ed eleganza nell’Italia degli anni ’30 – è una possibilità molto concreta.

Forse anche per questo sono già numerose le Regioni (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana e Sicilia) che hanno già deciso di scommettere sugli itinerari delle ferrovie storiche quali nuovi vettori di turismo, inserendole nei rispettivi progetti finanziari.

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