Atlante digitale dei Cammini: competenze di mappatura
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14 Settembre 2018
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L’Italia è attraversata da una ragnatela di Cammini che, incrociandosi, danno vita ai POI: punti di Intersezione comunemente chiamati snodi. Veri e propri hub di ingresso al patrimonio culturale del Bel Paese, che si ritrovano anche nell’Atlante digitale dei Cammini.
I POI offrono al viaggiatore punti di Ingresso al turismo lento permettendo di muoversi liberamente tra grandi Città d’Arte e centinaia di Borghi attraversati dai Cammini d’Italia: vere e proprie porte di accesso ad una scelta di turismo consapevole e sostenibile, che aprono al viaggiatore uno spaccato di Paese inedito e che, affiancando l’offerta turistica tradizionale, si propongono come alternativa alle consuete mete turistiche.
POI come punti di Interesse: luoghi di prestigio tra borghi italiani, siti Unesco, destinazioni EDEN, capitali della Cultura che rappresentano punti di arrivo dalle grandi porte di accesso costituite da porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.
Per facilitare il riconoscimento delle differenti tipologie di POI (Punti di Interesse – Punti di Intersezione – Punti di Ingresso), l’Atlante dei Cammini li indica con colori diversi.
Un marker rosso individua i seguenti Punti di Interesse:
- località dell’Anno dei Borghi
- eventi dell’Anno del Cibo
- capitali italiane della cultura (e candidate tali)
- Cimiteri Storici Monumentali
- Città delle Grotte
- Destinazioni EDEN e Siti UNESCO
Un marker verde individua i Punti di Intersezione con:
- Cammini d’Italia
- Vie del Giubileo
- Binari Senza Tempo
- Ciclovie Turistiche
Un marker grigio individua i Punti di Ingresso al Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), a segnare una necessaria intermodalità tra Atlante digitale dei Cammini e Piano Straordinario della Mobilità Turistica (PSMT) promosso dal MIT per disegnare un quadro unitario del sistema della mobilità in Italia, affiancando alla mobilità tradizionale, un modo alternativo e sostenibile di viaggiare, a piedi e in bicicletta.
Realizzare un reticolo di percorsi e itinerari di mobilità dolce tra i luoghi del turismo – quelli affollatissimi e quelli sempre solo potenziali – renderebbe maggiormente accessibile l’intera straordinaria offerta turistica italiana. E porterebbe beneficio all’intero indotto: valorizzare il patrimonio culturale e ambientale, ne siamo certi, porterebbe beneficio a tutte le produzioni e i servizi che s’incontrano lungo i percorsi, attraversando lentamente i territori.
Per conoscere le competenze necessarie, visita www.movability.it
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