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Il territorio si fa scuola

L’Ufficio scolastico regionale per la Liguria del Ministero dell’Istruzione ha organizzato un ciclo di webinar mirati alla formazione dei formatori dal titolo “Il territorio si fa scuola: educazione, vocazione del territorio, trasformazioni e rigenerazione dei saperi”. Due interventi di SIMTUR per fare il punto sul mobility management scolastico e sulla promozione del turismo sostenibile.

Il territorio e le sue vocazioni al centro di una serie di webinar formativi gratuiti per docenti di ogni ordine e grado e studenti delle scuole secondarie di secondo grado, resi possibili dalla piattaforma e dalla infrastruttura tecnologica concessa dall’I.I.S. “G. Capellini – N. Sauro” di La Spezia, nel tentativo di rispondera alla domanda: come far amare il territorio ligure, con le sue bellezze e peculiarità, agli studenti?

SIMTUR, condividendo la convinzione che i luoghi in cui viviamo, così come le scuole che frequentiamo, siano una fonte inesauribile di scoperta e conoscenza, ha inteso aderire a questo importante progetto di grande valore civico, con l’intento di valorizzare il paesaggio e il patrimonio della Liguria anche attraverso gli occhi attenti e curiosi degli studenti. Un progetto che è destinato a diventare anche un giornale.

Il primo incontro – con Gaia Ferrara – ha inteso non soltanto fare il punto sull’attuazione della normativa in materia di PSCL e mobility manager scolastici, ma anche indicare le traiettorie intraprese nel 2021 con l’istituzione della Rete nazionale delle scuole per la mobilità sostenibile: «Le iniziative SIMTUR contribuiscono alla diffusione della cultura della prevenzione degli incidenti stradali e della tutela inestimabile della vita umana – ha spiegato – con percorsi formativi volti all’educazione stradale e alla mobilità, in special modo attraverso la “conquista delle regole del gioco”, per rafforzare la dimensione individuale e di gruppo nella società e sulle strade, che sono di tutti, anche e soprattutto degli utenti più fragili».

Nel secondo appuntamento, con il presidente Federico Massimo Ceschin, si sono invece evidenziate le prospettive che il programma nazionale “piccole patrie” propone alle scuole di ogni ordine e grado che intendono attivarsi in percorsi di educazione e formazione alla bellezza che ci circonda: un immenso patrimonio diffuso che è tanto più importante quanto più riesce ad essere “vivo” nel cuore della comunità locale e – nel contempo – opportunità di impegno e di occupazione qualificata.

«Non è petrolio» – ha chiosato il presidente Ceschin, citando il titolo di una sua pubblicazione – «Il patrimonio culturale, così come il paesaggio, non sono giacimenti: non giacciono, né hanno valore soltanto come eredità del passato che ci vede semplici custodi». Così il programma nazionale “piccole patrie“, evocando le visioni straordinarie di Adriano Olivetti e facendo leva sulle sue intuizioni, entra nelle scuole per uscire insieme agli studenti in direzione di un rinnovato patto con la comunità locale, in direzione di individuare i fattori reali che rendono migliore la vita per i residenti e per i viaggiatori.

L’impegno di SIMTUR per le scuole prosegue con sempre maggiore attualità, anche in virtù dei PCTO e del programma ministeriale “Ri-generazione Scuola” che avvicina i temi cari alle associazioni, al terzo settore ed alla cittadinanza al futuro degli studenti e delle studentesse, trovando nei docenti gli interpreti di una nuova stagione di formazione, educazione e proiezione nella società e nel mondo del lavoro e delle professioni.

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