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Discesa internazionale del Tevere

La Discesa Internazionale del Tevere in canoa, da Città di Castello a Roma, è un camping nautico che si svolge ogni anno dal 25 aprile al 1 maggio: le sue finalità, dichiarate ed effettivamente perseguite, sono sportive, ecologiche e turistico-culturali.

La prima discesa del Tevere in canoa, con il percorso successivamente diventato l’attuale – da Città di Castello a Roma – risale al 1969: il periodo fu lo stesso prescelto per quasi tutte le successive edizioni, fra il 25 aprile ed il 1 maggio, che garantisce sia un discreto numero di festività che una portata del fiume adeguata.
Oggi, dopo quaranta anni, l’obiettivo della Discesa è invitare le persone a godersi la canoa e la natura.

L’ECOLOGIA

Poiché, com’è noto, nei corsi d’acqua confluiscono tutti gli elementi inquinanti del territorio e poiché il canoista si bagna dell’acqua che percorre, egli è portato a rivendicare che rispettosi dell’ambiente lo siano anche gli altri: dunque è un ambientalista “per sua natura” specie se non è motivato dalla vittoria di una gara, ma dalla predilezione che usa accordare alla qualità della vita, alla semplicità, al contatto con la natura.
Inoltre, poiché un pezzo di territorio abbandonato diventa fatalmente luogo di rifiuti, si può affermare che gli utenti del fiume ne contrastino il degrado anche soltanto attraverso la frequentazione.
Il canoista, specie se indigeno, effettua – anche inconsapevolmente – un monitoraggio continuo e periodico del corso di un fiume. Difficilmente gli sfuggono fenomeni e aggressioni come l’erosione delle sponde, i prelievi illegali di acqua, le immissioni inquinanti, le morie di pesci, l’invasione di specie alloctone, gli sbarramenti non autorizzati, la presenza di non biodegradabili. Tutti fenomeni che un monitoraggio tradizionale attuerebbe con grande difficoltà.

TURISMO CULTURALE

Nel tipico paesaggio collinare della Valle del Tevere, il fiume scorre tra storiche cittadelle arroccate sui poggi ed in prossimità di insediamenti archeologici di epoche diverse. Inserendosi in questo contesto, la manifestazione unisce alla semplicità e alla frugalità aspetti di notevole dimensione culturale – per la verità apprezzati più dagli stranieri che dagli italiani! – e propone un uso del tempo libero a contatto con la natura e con i centri minori, lontano dagli schemi dominanti del consumismo e della selezione in vincitori e perdenti.
Numerosi i Comuni che nella storia della Discesa ci hanno offerto la loro ospitalità. Per alcuni la Discesa è diventata l’occasione per una festa del paese, come a Sant’Angelo di Celle, Civitella del Lago, Alviano, Filacciano, Torrita Tiberina, Nazzano, Monterotondo.
La Discesa ha una predilezione per le località di importanza turistica considerata “minore“.

Discesa internazionale del Tevere

ALTRI ASPETTI

Il Tevere ha rappresentato nell’Italia Centrale la più antica via di comunicazione, quella via che, ancor prima delle strade, ha consentito lo stesso insediamento umano e favorito l’interscambio di merci e informazioni fra culture diverse.
Nell’edizione del 1999, a sottolineare questo suo primordiale ruolo, è stata trasportata a valle della posta. L’operazione, messa a punto con il necessario consenso dell’Ente Poste Italiano, è stata coordinata da Maurizio Raybaudi, noto esperto filatelico nonché appassionato canoista.

Il fine promozionale ed educativo della Discesa è rivelato anche dalla ripetuta partecipazione di scolaresche e di scout.
Inoltre la Discesa, senza tanta pubblicità, riesce ad accogliere anche partecipanti diversamente abili.
A partire dalle edizioni 2003/2004, per la cucina da campo (ormai divenuta celebre) per il pasto serale ci siamo orientati sull’uso di ingredienti da agricoltura biologica, aspetto anche questo da considerare per un giusto rapporto tra uomo ed ambiente: siamo consci che pesticidi e fertilizzanti sintetici sono tra le cause principali del degrado dei fiumi.
Dal 2005 la cena è organizzata, previo accordo, da enti locali (proLoco e associazioni di cittadini) anche per favorire l’integrazione della manifestazione con il territorio. Gli ottimi risultati ci confermano la opportunità di questa scelta, sia per motivi politico-culturali (coinvolgimento della popolazione con il passaggio della manifestazione) sia più strettamente goderecci: cibi locali, cucina casalinga!

ORGANIZZAZIONE

Francesco Bartolozzi, padre della Discesa, ne è stato l’organizzatore per quasi un ventennio. Dal 1999 ha chiesto di essere affiancato e gradualmente sostituito da alcuni affezionati che volentieri si sono cimentati nell’impresa, peraltro ormai spianata.
Tuttavia la macchina organizzativa deve iniziare il suo lavoro ogni anno già dall’autunno, per i contatti con i comuni e l’organizzazione delle soste, la pubblicità in Italia e all’estero, la ricerca di un pullman, i sopralluoghi fluviali e stradali, e tanti altri dettagli.

LE TAPPE

Città di Castello > Umbertide > Ponte San Giovanni > Sant’Angelo di Celle (Deruta) > Fratta Todina > Civitella del Lago (Baschi) > Corbara – Alviano > Attigliano – Orte – Otricoli > Sant’Oreste – Nazzano > Roma: Castel Giubileo – Ponte Milvio


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