Profili professionali dell’educazione ambientale
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28 Aprile 2022
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SIMTUR indaga costantemente le fonti normative e regolamentari connesse alle professioni. In particolare quando i profili di competenza sono così innovativi da risultare ancora scarsamente codificati. Per questo motivo ha istituito un centro studi e partecipa a gruppi di lavoro presso l’UNI, alla redazione della Strategia nazionale di Sviluppo sostenibile presso il Ministero della Transizione Ecologica ed a numerosi comitati scientifici, oltre ad essere Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima.
L’educazione allo sviluppo sostenibile è diventato solo recentemente un obiettivo strategico per il presente e per il futuro del Paese: la sfida ambientale non più legata soltanto alla conservazione delle risorse del nostro Pianeta, si affaccia al mondo più ampio della transizione ecologica, della transizione energetica e del turismo sostenibile (che a sua volta non è più rappresentabile dal solo ecoturismo ma diventa una sfida alla qualità urbana e territoriale per generare benessere nel presente e per le future generazioni).
Dopo la fase acuta dell’emergenza pandemica, in particolare, si dovrebbe aver inteso sia venuto il tempo per allontanarsi dai modelli produttivi del Novecento, verso nuovi paradigmi economici che trovino nell’ambiente le opportunità per creare ricchezza e benessere, attraverso nuovi modelli di fruizione, di riutilizzo e di rigenerazione delle risorse.
Perché questo accada, è necessario un profondo cambio di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone. Una consapevolezza nazionale che non può che iniziare dalle Scuole e dagli studenti di tutte le età, soprattutto i più giovani, che potremmo definire “nativi ambientali”: una generazione che nella quotidianità dei comportamenti trova già come prospettiva naturale il rispetto del contesto in cui vive.
Ma l’educazione allo sviluppo sostenibile non può limitarsi al mondo della Scuola e quindi, si candida a diventare un asset nell’ambito di settori più ampi, dall’economia della cultura al turismo: educare gli italiani, i nostri figli e noi stessi, alla sostenibilità significa attivare processi virtuosi di cambiamento complessivo dei comportamenti e degli stili di produzione, di consumo, di trasporto, di fruizione e di vita.
Serve quindi un approccio innovativo all’ecologia ed ai servizi ecosistemici, che non può più essere fondato soltanto su una sfera valoriale, né nozionistica o cognitiva, ma deve trovare nei modelli scientifici un indirizzo per le professioni del futuro.
Quali profili professionali per educare all’ambiente?
Correva l’anno 2013 quando Unioncamere e Ministero dell’Ambiente condussero un “Monitoraggio dell’occupabilità nei bacini di gravitazione dei Parchi nazionali“: già in quel tempo emergevano alcune delle figure specialistiche e tecniche maggiormente richieste dalle imprese operanti contesti territoriali protetti dei parchi nazionali, che possono essere uno spunto fertile per guardare ancora un po’ più avanti.
Di seguito si riportano, in maniera sintetica e assolutamente non esaustiva, alcune delle principali figure professionali coinvolte nella conservazione e valorizzazione della biodiversità, a cui si attribuivano – già 10 anni fa – elevate prospettive occupazionali.
Direttore/manager dei parchi o aree protette
Attività svolta: Gestione dei rapporti interni ed esterni e svolgimento di tutte le funzioni manageriali
Titolo di studio: Laurea con approfondimento sul profilo ecosistemico
Dirigere un parco è un’attività interdisciplinare che richiede una mentalità moderna. Il direttore, biologo o naturalista, cono un approfondito bagaglio di conoscenze scientifiche, si sta trasformando sempre più in manager. All’interno di qualsiasi area protetta sono sempre più rilevanti infatti gli aspetti gestionali, l’abilità nel coordinare diverse figure professionali, le competenze anche sul versante dello sviluppo agricolo e turistico, la capacità di instaurare rapporti proficui con le comunità locali, ecc.
Agente di sviluppo locale
Attività svolta: Mediatore tra area protetta e territorio. Pianificatore di progetti di sviluppo e impresa
Titolo di studio: Laurea in scienze sociali, scienze politiche, economia, ecc. + corsi di formazione specifica in marketing territoriale, progettazione europea, ecc.
L’agente di sviluppo locale, all’interno di aree protette o parchi, segue lo sviluppo “dal basso”: propone e coordina progetti di sviluppo rurale e turistico, segnala alle istituzioni i bisogni della comunità locale, si preoccupa di verificare che idee e interventi siano eco-compatibili e che rispondano alle esigenze emergenti del territorio, essendo elemento di connessione tra comunità locale, enti parco, pubblica amministrazione e soggetti finanziatori.
Esperto faunistico
Attività svolta: Pianificare interventi per mantenere equilibrato l’ecosistema
Titolo di studio: Laurea in veterinaria, biologia o scienze naturali con formazione specifica
L’esperto faunistico gestisce le popolazioni animali e vegetali, fa ricerca scientifica sull’impatto ambientale delle attività svolte nel territorio interessato. Inoltre effettua il monitoraggio ambientale e fornisce indicazioni sugli interventi di conservazione. Quella dell’esperto faunistico è una figura tecnico-professionale che racchiude in sé competenze tra loro complementari: naturalista, biologo ed ecologo.
Tecnico forestale
Attività svolta: Gestione delle risorse forestali
Titolo di studio: Licenza di scuola secondaria di secondo grado con formazione specifica tipo perito agro-forestale
Tra le mansioni svolte dal tecnico forestale emergono il recupero ambientale, l’assistenza ai cantieri forestali, la ricomposizione dei boschi e le attività legate alla selvicoltura naturalistica.
Guardia ecologica
Attività svolta: Sorveglianza del territorio
Titolo di studio: Preparazione interdisciplinare giuridico-scientifica
La guardia ecologica individua e sorveglia gli spazi soggetti a vincoli e in particolare le zone più vulnerabili, sanzionando eventualmente i comportamenti contrari alle norme. In tale ambito ha anche una funzione di educazione ambientale degli utenti al rispetto del territorio rappresentando una figura complementare a quella dell’educatore.
Guida ambientale escursionistica
Attività svolta: accompagnamento visitatori ed educazione ambientale, progettazione itinerari naturalistici
Titolo di studio: Laurea in biologia o scienze naturali con formazione specifica
L’aumento di viaggiatori che scelgono le vacanze verdi in aree protette, improntate alla visita di luoghi incontaminati, richiede che agenzie di viaggio e tour operator si adeguino affidandosi sempre di più a professionisti competenti. La guida ambientale educa alla natura e alla cultura del territorio e, per questo, deve possedere conoscenze non soltanto relative alle scienze ambientali (botanica, ecologia e zoologia), ma anche alla storia e alle tradizioni locali. La guida ha il compito di programmare e progettare percorsi ed esperienze outdoor, rivolgendo particolare attenzione alla conservazione e valorizzazione della biodiversità.
Educatore ambientale
Attività svolta: Educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile
Titolo di studio: Laurea in discipline naturali da completare con formazione nell’ambito delle scienze della formazione e della comunicazione
L’attività svolta dall’educatore ambientale è rivolta principalmente agli studenti. Per questo, alla preparazione di livello universitario deve associarsi una specializzazione che integri conoscenze didattiche e naturalistiche. Il disegnatore naturalistico e la guardia ecologica agiscono in stretta correlazione con l’educatore rispettivamente, nella preparazione del materiale didattico e nell’educazione al rispetto del patrimonio naturale.
Disegner naturalistico
Attività svolta: Preparare materiale illustrativo del territorio di riferimento
Titolo di studio: Diploma di liceo artistico o scuola superiore completato da conoscenze in campo naturalistico-ambientale
Il designer naturalistico spesso lavora in collaborazione con l’educatore ambientale o l’esperto in comunicazione e marketing per l’ambiente. Si occupa della produzione del materiale illustrativo che spiega le caratteristiche ambientali delle aree protette a differenti target di pubblico: ragazzi di varie età, turisti, residenti, ecc.
Animatore culturale
Attività svolta: Organizzazione eventi e manifestazioni
Titolo di studio: Licenza di scuola secondaria di secondo grado da integrarsi con corso di formazione in gestione degli eventi culturali. Fondamentale è la conoscenza di più lingue. L’animatore culturale è una nuova figura professionale chiave nel turismo: le sue funzioni, infatti, vanno al di là dell’organizzazione di iniziative rivolte a turisti e residenti: il suo compito è creare opportunità di incontro tra culture diverse stimolando in particolare l’integrazione del visitatore con la comunità locale.
Operatore di impresa turistica
Attività svolta: manager di impresa turistica di vario tipo
Titolo di studio: Laurea in economia e management di impresa con forte base culturale nell’ambito umanistico e ambientalista. Buona conoscenza delle lingue straniere.
L’operatore è il responsabile dell’impresa turistica. Egli svolge attività di varia natura: amministrazione, elaborazione prodotti, relazioni con i clienti e i dipendenti, ecc. Tali azioni debbono essere sostenute da competenze in marketing, legislazione vigente, conoscenza del territorio, saper produrre cultura di rete.
Esperto in comunicazione e marketing per l’ambiente e il turismo
Attività svolta: Gestione dei mezzi di comunicazione e del marketing strategico e operativo
Titolo di studio: Laurea in scienze della comunicazione con approfondimento in marketing turistico, comunicazione ambientale, web content management, social media strategy, ecc. Fondamentale è la conoscenza di più lingue straniere.
L’esperto di comunicazione e marketing è ritenuto un profilo chiave, in quanto elabora strategie di promozione dell’offerta territoriale (turismo, settore agroalimentare, artigianato, ecc.). A questa figura è affidata la promozione dell’immagine dell’intero territorio.
Responsabile di centri visita
Attività svolta: Organizzazione dei centri visita e programmazione, gestione e coordinamento delle attività
Titolo di studio: Licenza scuola secondaria di secondo grado da integrarsi con corsi di formazione. Fondamentale è la conoscenza di più lingue.
Il responsabile dei centri visita svolge molteplici funzioni: fornisce informazioni agli utenti, propone itinerari, segnale manifestazioni locali ed eventi culturali. Questo implica una duplicità di ruoli: da una parte il responsabile dei centri visita si presenta come operatore che informa ed entra in contatto con gli utenti, dall’altra è un manager che ha la responsabilità di gestire le risorse del centro: personale, logistica, ordini, ecc.
Agricoltore bio
Attività svolta: svolge variegate attività che vanno dalla produzione alla vendita dei prodotti agricoli
Titolo di studio: diploma di perito agrario, di agrotecnico una laurea in scienze agrarie. E’ preferibile un master in agricoltura biologica o gestione di impresa agricola.
Uno dei mestieri più antichi del mondo sta tornando in auge. Infatti sono moltissimi i giovani che negli ultimi anni stanno scegliendo l’agricoltura come professione e stile di vita. La salute, gli alimenti naturali e il ciclo della natura diventano sempre più importanti nel momento che sempre più persone richiedono prodotti biologici e di qualità.
Avvocato ambientale
Attività svolta: consulenza legale in diritto
Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza e iscrizione all’albo degli avvocati
Gli avvocati ambientali supportano i clienti ad adeguarsi integralmente alla normativa ambientale nazionale ed internazionale, evitando l’insorgere di responsabilità e tutelandoli dalle severe sanzioni correlate.
Progettista green
Attività svolta: svolge attività di catalogazione, recupero, manutenzione e gestione del verde in aree urbane ed extra urbane
Titolo di studio: Laurea in architettura o agronomia possibilmente seguite da un master in gestione degli spazi verdi o architettura del paesaggio
Sempre più spesso si richiede il coinvolgimento di figure professionali per realizzare ambienti in cui l’edilizia e lo spazio verde sono più che mai integrati. Il progettista verde opera anche per gli Enti locali nella gestione degli spazi verdi e dei giardini cittadini.
Tecnico addetto al recupero ambientale e alla difesa idrogeologica
Attività svolta: Progettazione di interventi semplici e assistenza nel campo del recupero ambientale e della difesa del suolo
Titolo di studio: Laurea in ingegneria Ambientale, in Ingegneria Civile, Scienze Ambientali, Scienze Naturali, Biologia e Geologia, possibilmente seguite da un master.
In alcuni casi agisce il personale già operante nel territorio dopo aver seguito un corso di formazione ad hoc. Il tecnico analizza i possibili rischi del territorio, supporta le imprese nella gestione dei rischi ai fini della prevenzione e invita al rispetto delle norme in materia ambientale.
I profili professionali SIMTUR
Per una migliore conoscenza delle figure professionali associate a SIMTUR, scopri il Registro e visita la sezione dedicata.
Per completezza di informazioni, scarica il documento Unioncamere / Ministero dell’Ambiente (2003):
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