Regione Lazio: 7 miliardi per interventi su mobilità, cultura, scuole e ambiente

La ricetta della Regione Lazio per «ripartire» rende disponibile un pacchetto di 6,8 miliardi di euro per interventi in tutto il territorio regionale per la viabilità, le scuole, gli ospedali, i trasporti su ferro e i luoghi della cultura. Previsti 2.000 cantieri, di cui 400 attivi subito con i primi 270 milioni.

16 nuove ciclovie

Per viabilità e ferrovie la Regione investirà 780 milioni di euro: si va dal rifacimento della Nettunense alla messa in sicurezza della Cisterna-Valmontone. Quindi la stazione di piazzale Flaminio (41 milioni), il nodo di scambio del Pigneto (24 milioni), il completamento della linea Formia-Gaeta (10 milioni) e 16 ciclovie su tutto il territorio regionale.
50 milioni andranno alle opere infrastrutturali e viarie in vista della Ryder Cup di golf, in programma nel 2022 a Guidonia.

Investimenti green, nelle scuole e per la cultura

Per la difesa del suolo, le risorse idriche e i rifiuti ci saranno 248 interventi da 140 milioni.
103 milioni per la ricostruzione post terremoto, con un sostanzioso capitolo ospedali che prevede 276 cantieri di edilizia sanitaria per complessivi 358 milioni di investimenti.
Si pensa anche alla natura e all’agricoltura, con 170 interventi in 12 mesi per più di 44 milioni.

In vista del prossimo anno scolastico, in 619 scuole saranno attivati cantieri per la messa in sicurezza, per adeguamenti antisismici e per interventi di prevenzione.
Si lavora anche sul patrimonio regionale, con la riqualificazione dell’ex ospedale Forlanini, ma c’è anche la rinascita di un tempio della cultura romana, il Filmstudio di Trastevere.

163 gli interventi previsti nei luoghi della cultura, tra cui il Parco regionale Appia Antica, Ostia Antica, Piazza delle Erbe ad Aprilia e il polo abbaziale di Subiaco. E poi l’Archivio Flamigni, dedicato al caso Moro, sarà ospitato in un immobile della Garbatella. Fondi anche per i teatri e gli impianti sportivi.

E poi ci sono 4,8 miliardi dall’ecobonus previsto dal Decreto Sviluppo del Governo, che la Regione intende utilizzare per mettere in efficienza l’intero patrimonio Ater, l’edilizia residenziale pubblica regionale: un intervento che interesserà in due anni circa 80 mila alloggi.