Regione Lazio approva la legge sulla Blue economy
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21 Febbraio 2022
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Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge regionale n. 224, “Disposizioni per la promozione della formazione, occupazione e sviluppo nei settori della blue economy” con uno stanziamento di 1,6 milioni di euro nel biennio 2022-23, destinati a investimenti innovativi delle imprese, creazione di nuove imprese giovanili e femminili e garantire alta formazione nel settore.
Un intervento molto rilevante, di valorizzazione di tutte le risorse e le attività che possono consentire di creare occupazione qualificata promuovendo ricerca, innovazione e investimenti per lo sviluppo di un’economia circolare e attenta all’ambiente che comprenda non solo il mare ma anche fiumi e laghi. La legge interviene in quattro ambiti:
- misure di formazione con la finalità di creare professionalità nei settori di incidenza della blue economy, come le attività turistico-ricettive, quelle estrattive, il trasporto, la pesca, la biotecnologia marina e la nautica;
- misure di coordinamento tra istituzioni pubbliche e private e operatori economici presenti sul territorio, al fine di individuare le soluzioni migliori per uno sviluppo economico e sociale del territorio e per aumentarne la competitività e l’efficienza ambientale ed energetica;
- misure di programmazione al fine di individuare le risorse da destinare per gli interventi, anche in termini integrativi rispetto al fondo “Blu invest” varato dalla commissione europea e dal fondo europeo per gli investimenti. Le disposizioni prevedono un programma triennale in termini di programmazione generale ed un piano annuale quale programma operativo;
- misure di promozione e supporto alla ricerca e alla innovazione, al fine di sostenere, da un lato, l’imprenditoria giovanile e, dall’altro, lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi sul territorio.
“Con la legge sulla Blue Economy approvata oggi dal Consiglio regionale – commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – facciamo un ulteriore passo in avanti per rilanciare lo sviluppo sostenibile della nostra regione“.
Il contenuto dei 12 articoli
Il primo indica le finalità del provvedimento, ossia la promozione del sistema regionale di formazione professionale, mentre l’articolo 2 elenca gli obiettivi di sviluppo socioeconomico e di tutela ambientale.
L’articolo 3 disciplina l’attivazione dei corsi di formazione nelle aree più rilevanti per il settore: trasporto, filiera ittica, cantieristica, estrazioni marine, nautica e turismo.
L’articolo quattro prevede un sistema a rete tra Regione e operatori privati che ha come obiettivo principale l’individuazione del fabbisogno professionale del settore, la promozione e la diffusione dei corsi di formazione.
L’articolo 5 individua una serie di interventi a sostegno del tessuto imprenditoriale presente sul territorio regionale mediante progetti di ricerca e sviluppo, incentivi per le Pmi innovative nonché progetti di sensibilizzazione culturale a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.
L’articolo 6 subordina gli interventi all’adozione di un programma triennale, nel quale sono indicati gli indirizzi generali e gli obiettivi da perseguire nel successivo triennio, mentre l’articolo 7 indica le modalità di approvazione, adozione e verifica del programma regionale sulla blue economy.
L’articolo 8 istituisce il “Piano annuale della blue economy“, nel quale sono indicati gli interventi, i soggetti beneficiari, le risorse nonché i tempi e le modalità per la realizzazione delle misure nell’anno di riferimento.
Gli articoli 9, 10, 11 e 12 prevedono disposizioni finali e transitorie.
Il Consiglio ha approvato anche alcuni emendamenti, tra cui si evidenziano quello finalizzato alla promozione del consumo del pescato nelle mense scolastiche e l’introduzione di meccanismi premiali per le imprese ittiche che raccolgono e riportano a terra plastica e altri materiali inquinanti.
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